MESSAGGIO IN ITALIANO

Post n°6 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da tripinto

UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE E NECESSARIO. VIAGGIO IN TRENO VERSO LUOGHI SIMBOLO DELL’UMANITA’ ALLA DERIVA.
BOLOGNA 2 AGOSTO 2005 - MADRID 11 MARZO 2006



Noi, Vincenzo e Roberto, vogliamo testimoniare, portare le nostre facce e i nostri corpi nei luoghi simbolo di una umanità che deve cambiare. Portiamo un messaggio di pace e di speranza da Bologna (Italia), una città colpita tragicamente dalle stragi fasciste come quella del 2 agosto 1980 alla stazione, una città ferita, come tante altre nel mondo, dalla follia di questa nostra umanità che va alla deriva, che sempre di più corre verso l’autodistruzione.
La sete di dominio di pochi su tanti, gli egoismi scellerati, la pretesa superiorità di una cultura rispetto ad altre e l’imposizione delle proprie idee di civiltà, oggi possono sembrare ostacoli insormontabili, ma sono solo espressione tipica della cupidigia e dell’arroganza di una società basata sul profitto, lontana dai principi di solidarietà necessari per superare gli enormi problemi del pianeta.
Nella loro torre d’avorio i potenti della terra non subiscono le conseguenze dei loro atti criminali verso l’umanità intera. Sono gli altri, i sei miliardi di persone senza alcun potere di cambiare lo stato di cose presenti a subirle. Sono i fantasmi che affollano i loro incubi, é a questo che servono le loro armi, gli eserciti, le frontiere e le guerre.
Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dell’uomo sulla natura e il presunto diritto di proprietà della maggior parte delle risorse del pianeta da parte di pochi, hanno assunto proporzioni inimmaginabili e la preoccupazione crescente impone l’urgenza di cambiare rotta verso un mondo nuovo, possibile e necessario.
Il nostro percorso è difficile e complesso, ma dobbiamo affrontare questa battaglia se vogliamo dare un futuro ai nostri figli, e sentirci parte di tutta l’umanità, perché ad ogni essere umano non venga negato il diritto all’esistenza, ad una vita dignitosa, al gioco, all’educazione, alla salute, alla conoscenza, all’autodeterminazione e alla possibilità di partecipare in prima persona alla costruzione di una vera società democratica.

Di molte altre cose potremmo parlare e trovarci anche d’accordo, ma la possibilità di incontrarci, di conoscerci e magari di trovarci amici può essere la opportunità per scoprirci uguali, con pari dignità verso un viaggio comune di pace.

 
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COPIONE VIDEO PRESENTAZIONE

Post n°4 pubblicato il 24 Marzo 2005 da tripinto

Presentiamo oggi con questo video un progetto di vita di due bolognesi lavoratori dipendenti e quarantenni, che hanno deciso di rompere con il loro destino, di strappare pagine già scritte e scriverne delle nuove.

Due bolognesi che non vogliono avere paura del futuro e vogliono affidare ad un lungo viaggio il desiderio di vivere intensamente ogni giorno, cosa che sentono di non poter  fare all’interno di quella “sistemazione” che la società gli ha assegnato. In un sistema sempre più difficile e opprimente, dove i sogni sembrano essere privilegio di pochi, perché ci sono le bollette da pagare o perché bisogna difendere il proprio posto di lavoro, ci siamo interrogati e guardati dentro a lungo, la risposta più onesta che abbiamo trovato rispetto alle nostre inquietudini è stata quella che ci ha spinto verso questo progetto; un viaggio, che non vuole essere una fuga, ma l’inizio di un percorso nuovo, lontano da logiche competitive, orientato alla solidarietà verso tutte le persone vittime di scelte anche spietate, che i registi del mondo hanno fatto e continuano a fare sulla pelle di tutti noi. La nostra vuole essere un’avventura vera, perché non vogliamo fare i turisti, non abbiamo grandi risorse finanziarie e cercheremo di stare con la gente più vera; sarà anche un’avventura carica di significati simbolici perché lungo il tragitto visiteremo alcuni luoghi teatro di fatti che hanno scosso l’opinione pubblica mondiale, luoghi dove si è concretizzato tragicamente l’orrore di un’umanità alla deriva, un’umanità che corre verso l’autodistruzione.

Per questo nostro viaggio abbiamo scelto il treno perché simbolo di progresso, mezzo collettivo per eccellenza. Dentro i vagoni dei treni tanti vissuti si confrontano e si mescolano ogni giorno, nascono amori, amicizie e si scambiano le idee, sono i luoghi ideali per incontrare gente. Partiremo dopo la manifestazione del 02-agosto-2005 da Bologna perché le sirene delle ambulanze che correvano alla stazione dopo la strage delle 10.25 di venticinque anni fa, ancora lacerano le nostre orecchie. Punteremo verso Belgrado poi verso Auschiwitz, Chernobyl, Hiroschima, New York e il nostro lungo viaggio finirà dopo 7 mesi circa, l’11 marzo 2006 a Madrid, dove saremo presenti alle celebrazioni in memoria della recente strage alla stazione d’Atocha. Lungo la strada contiamo di visitare persone che hanno fatto della solidarietà un impegno morale, e per questo stiamo contattando diverse associazioni della nostra città. Porteremo con noi due macchine fotografiche e dei taccuini per registrare le nostre impressioni; terremo anche una corrispondenza in Italia con persone di nostra fiducia a cui pensiamo di inviare man mano il materiale raccolto, perché al nostro ritorno cercheremo di raccontare una storia che parli di questa esperienza. Attraverseremo 33 paesi, alcuni li conosciamo bene, altri ci sono completamente sconosciuti, avremmo potuto usare altri mezzi per soddisfare il nostro bisogno, ma più di ogni altra cosa è il viaggiare che sappiamo fare e ancora ci piace molto.

Con questo progetto contiamo di realizzare per noi una crescita importante, un cambiamento vero, che possa traghettarci verso nuove esperienze ancora sconosciute. Contemporaneamente vogliamo lanciare un messaggio di speranza a tutti coloro che condividono il nostro disagio, salendo simbolicamente sullo stesso treno su cui entrambi i nostri genitori migrarono a Bologna, dal sud d’Italia, scappando dalla fame e in cerca di fortuna. Noi scappiamo dal vuoto esistenziale e da una vita che viaggia su binari che non sono nostri. Per noi un’altra vita e un altro mondo sono necessari vogliamo dimostrare anche, che sono possibili. A questo punto buon viaggio Robby.

Buon viaggio Vic.

 
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PRESENTAZIONE

Post n°3 pubblicato il 24 Marzo 2005 da tripinto

A volte capita di ricordare e mentre lo fai scopri di avere emozioni e radici lontane. Questo successe a noi un giorno parlando di come i nostri genitori  lasciarono il loro paesello del sud, per giungere a Bologna negli anni del boom economico. Certo, ci siamo detti, per noi non è più tempo di faticosi viaggi con la valigia di cartone, ma è a queste origini che siamo legati. Così discorrendo pensammo a quei treni carichi di speranza che accompagnarono un’intera generazione verso una vita migliore, quei treni ancora oggi veicoli di straordinaria importanza perché uniscono popoli e culture, attraverso  binari che sembrano protesi in un unico abbraccio globale. Il treno mezzo collettivo per eccellenza, simbolo di progresso, oggi più che mai rivalutato per le esigenze di mobilità del congestionato traffico urbano e non solo, ha una storia più che centenaria fatta di gioie, ma anche d’incommensurabili dolori. Ecco che due figli di una città come Bologna, grande snodo ferroviario, colpita tragicamente dai bombardamenti alleati nella seconda guerra mondiale, dalla strage dell’Italicus, e dalla strage alla stazione del 2 agosto, cominciarono a maturare il progetto che li vuole protagonisti di un viaggio dentro al mondo lungo la ferrovia.

“ Testimoniare vogliamo testimoniare, vogliamo portare le nostre facce e i nostri corpi in luoghi simbolo di un'umanità che deve cambiare, che deve dire basta alle stragi, alle guerre, che deve immaginare e realizzare un mondo migliore salendo sullo stesso treno a cui i nostri genitori affidarono il loro futuro. Partiamo, ci siamo detti, cominciamo noi, e scriveremo un libro su tutto ciò che vedremo e su ciò che ci capiterà, portiamo con noi telecamere, macchine fotografiche e soprattutto la voglia di stare con la gente, il desiderio di rompere le differenze culturali, le diffidenze. Visiteremo Auschwitz, perché i treni non servano mai più per deportare, visiteremo Hiroshima  perché mai più le scoperte dell’uomo siano al servizio delle potenze militari, visiteremo New York perché finisca subito questa nuova guerra tra il primo mondo e tutti gli altri. Visiteremo, visiteremo e finiremo il nostro viaggio a Madrid che come gemella nel dolore accompagna Bologna  nel triste elenco delle memorie di un'umanità alla deriva ”.

Partiremo il 2 agosto 2005 da Bologna, con il primo treno utile dopo le 10.25 per raggiungere Auschwitz prima tappa del nostro viaggio. Sfruttando la lunga linea Transiberiana, raggiungeremo Vladivostok da dove traghetteremo per il Giappone e quindi per  Hiroshima. Corea del Sud, Cina, Vietnam e cosi via fino a Singapore da dove volare fino all’Australia. Giunti a Sydney con la ferrovia che arriva da Darwin, voleremo fino a Santiago del Cile da dove inizieremo la risalita del continente americano fino a Vancouver in Canada dove prenderemo il treno che la collega a New York. Con il terzo ed ultimo aereo raggiungeremo Casablanca in Marocco per poi ripartire verso la Spagna.  L’11 marzo 2006 saremo a Madrid insieme a tutti coloro che vorranno riflettere su questo mondo che non và.

Contiamo di collezionare fotografie, immagini ed impressioni  ricavate in poco più di 7 mesi di viaggio lungo le tratte ferroviarie di circa 33 paesi. Contiamo di raccontare una storia che parli di treni e della gente che li usa. Terremo entrambi un diario di viaggio e ogni mese spediremo in Italia tutta la documentazione raccolta perché sia organizzata e custodita da persone di nostra fiducia.

A questo punto buon viaggio Robby, e buon viaggio Vic.

Roberto Di Gristina (classe 1965) -  Vincenzo Marzano (classe 1963): figli d’immigrati del Sud Italia, consumati viaggiatori, non hanno esperienze importanti di reportage nel mondo ma una grande voglia di tentare un’impresa che giudicano importante prima di tutto per se stessi.

 
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